TUTTE LE RISPOSTE SUL CALORE DELLE NOSTRE AMICHE A 4 ZAMPE
Il calore nella femmina di cane è spesso oggetto di curiosità, falsi miti e disinformazione.
In questo articolo troverai risposta alle domande più frequenti sull’argomento, così da non essere impreparato quando la tua amica a 4 zampe dovrà affrontare questo periodo.
Il calore vero e proprio, noto anche come estro, è il periodo in cui la femmina di cane è fertile e può essere fecondata. Comunemente invece definiamo calore il periodo che va dalla comparsa delle prime perdite ematiche (proestro) fino al termine dell’ovulazione.
Bisogna precisare che solo la femmina va in calore ma il maschio, sentendo l’odore e guidato dall’istinto riproduttivo, cambia il suo comportamento tanto da far credere erroneamente che anche lui vada in calore.
Il calore è solo una fase del ciclo estrale della femmina: infatti il suo apparato riproduttore è soggetto a cambiamenti ciclici distinti in 4 fasi differenti:
È la fase di crescita follicolare ed è caratterizzato dalle perdite ematiche e dall’ingrossamento della vulva. Questo periodo ha una durata media di 9 giorni, ma ricordiamo che, come le altre fasi, c’è una variabilità significativa legata all’età e alla razza del soggetto, come ad altri fattori, come lo stato di salute.
I segni che possono manifestarsi con più o meno intensità sono:
Non bisogna sottovalutare nemmeno l’atteggiamento dei maschi: se cominciano ad annusarla con più insistenza del solito potrebbe essere un segnale indicativo che la fase di proestro sta iniziando.
È la fase in cui avviene l’ovulazione e ha una durata media di 9 giorni. Durante questo periodo le perdite non sono ematiche ma consistono in secrezioni vaginali più chiare, sierose o paglierine. In questo periodo le femmine sono pronte e predisposte all’accoppiamento, per cui è necessario fare molta attenzione se non si desidera una gravidanza indesiderata.
È molto comune pensare che siano i maschi a scappare per raggiungere le femmine in fase di estro, tuttavia non è così insolito che anche le femmine stesse tentino la fuga per andare a cercare un compagno. Per questo motivo occorre assicurarsi che siano sempre in sicurezza, all’interno della propria abitazione o di recinti adeguati. Di certo comunque non è necessario andare nel panico e chiuderle in casa per un mese: con qualche accortezza maggiore è fondamentale continuare la solita routine di passeggiate e svaghi per mantenere il loro benessere psico-fisico.
Per i due mesi successivi l’estro, circa, il progesterone inizia ad aumentare la sua concentrazione e predispone l’utero alla gravidanza eventuale, anche se non c’è stata la fecondazione. Le perdite terminano e la femmina rifiuta i maschi. Sembra tutto tornare alla normalità, ma occorre comunque prestare attenzione ai comportamenti e agli atteggiamenti della femmina, che potrebbe incorrere in pseudo-gravidanze.
Al termine di questo periodo è fortemente consigliato, soprattutto nelle femmine dai 5 anni in su, effettuare un esame ecografico al fine di identificare in tempo la presenza o meno della piometra, una grave infezione uterina che se non diagnosticata e trattata può portare fino alla morte dell’animale. Alcuni sintomi della piometra sono:
Alla presenza di questi sintomi è fondamentale agire per tempo con controlli e terapie adeguate.
Anaestro (o Interestro) è la fase silente che intercorre tra un calore e l’altro. Nella fase di anestro gli organi riproduttori sono a riposo e si preparano per un nuovo ciclo. Ha una durata compresa tra 3 e 8 mesi ed è il periodo in cui si può fare la sterilizzazione. Alcune razze, generalmente nordiche o primitive, come Siberian Husky o Basenji, possono avere anestri lunghi tanto da presentare il calore una sola volta all’anno.
La fase di anestro inoltre si allunga generalmente durante la vecchiaia: al contrario della donna infatti non è prevista una fase di menopausa, ma è comune l’allungarsi del periodo che intercorre tra un estro e il successivo.
I segni che possono manifestarsi con più o meno intensità sono:
Non bisogna sottovalutare nemmeno l’atteggiamento dei maschi: se cominciano ad annusarla con più insistenza del solito potrebbe essere un segnale indicativo che la fase di proestro sta iniziando.
Niente panico! Come accennato nei paragrafi precedenti, occorre sicuramente prestare una maggiore attenzione durante le passeggiate e durante quelle ore in cui lasciamo la femmina sola, tuttavia prese le dovute accortezze la vostra routine non dovrebbe subire grossi cambiamenti.
Evitiamo di liberare il nostro cane se non in spazi adeguatamente recintati. Ricordiamo inoltre che a volte gli sbalzi ormonali modificano gli atteggiamenti sociali della nostra amica a 4 zampe, per cui facciamo attenzione alle interazioni che ha con le altre femmine.
Qualora mostrasse inappetenza, non è necessario allarmarsi: è normale una riduzione dell’appetito, quindi almeno per i primi giorni consigliamo di evitare di cambiare alimento o forzare il cane a mangiare proponendogli cibo più appetibile. Solo se il digiuno dovesse prolungarsi per diversi giorni diventa utile un controllo dal veterinario.
Durante il proestro, se le perdite ematiche sono abbondanti, è possibile lavare il cane senza problemi. Generalmente sono comunque autonome e si puliscono bene anche da sole. Tendono inoltre a pulire leccando le goccioline che lasciano in giro, cosa che a volte rende difficile accorgersi subito del calore.
Esistono, per ovviare al fatto che possano sporcare il divano o la cuccia, anche delle mutandine apposite: abituare gradualmente la vostra amica a 4 zampe a portarle con serenità può essere di grande aiuto per le pulizie domestiche.
Ricordiamo che un panno imbevuto di abbondante acqua ossigenata è il modo migliore per togliere le macchie di sangue dai tessuti.
In realtà il primo calore è una grossa incognita. Possiamo avere un’idea di massima del periodo di inizio, della durata, dei sintomi ecc, tuttavia ogni femmina è a sé e presenterà differenze anche molto significative dalle altre.
Il primo calore inoltre può essere diverso anche dai successivi. Non è quindi detto che se è durato “x” anche i seguenti faranno lo stesso. Questo mette spesso i proprietari in condizione di stress e ansia, tuttavia bisogna anche guardare l’altra faccia della medaglia: più è grande il range di variabili, meno c’è da preoccuparsi se la nostra amica a 4 zampe presenta qualche singolarità.
Fatta questa importante premessa, possiamo dire che INDICATIVAMENTE il primo calore compare tra i 6 e i 10 mesi, con importanti differenze a seconda della razza del cane.
Le perdite ematiche a volte possono essere quasi assenti, cosa che rende difficile accorgersi dell’inizio dell’estro.
Il primo calore segna l’avvenuta maturità sessuale della femmina, a cui poi seguirà la maturità sociale. Non è quindi insolito, dopo tutte le fasi del primo ciclo estrale, che la nostra amica modifichi il suo comportamento: potrebbe risultare meno tollerante nei confronti degli altri cani, soprattutto se irruenti o non conosciuti da giovane; mostrare più o meno interesse all’esplorazione e al controllo del territorio … insomma, il primo calore è l’inizio del graduale passaggio all’età adulta del cane, sebbene prima di potersi definire davvero tale da un punto di vista sociale dovranno passare ancora diversi mesi e forse addirittura un secondo calore.
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